I vermi conquistatori
I vermi conquistatori, di Brian Keene
(Edizioni XII, 2011; Urania Horror, n.6 luglio 2014, Mondadori;
Independent Legions, 2020
traduzione di Luigi Musolino e Daniele Bonfanti)
Quarta di copertina (seconda edizione italiana, Urania Mondadori, 2014):
Un mondo sommerso da piogge incessanti, dove la terraferma assume l’aspetto di isole nella corrente; una landa d’in
cubo già semidevastata dall’emersione di creature gigantesche che si sono risvegliate dopo un sonno di eoni nel cuore dell
a terra… Ecco lo scenario in cui Teddy Garnett e il suo amico Carl si trovano a tentare di sopravvivere. Ciechi, colossali e affamati, i vermi conquistatori non hanno altro scopo che divorare gli uomini e distruggerne case e villaggi con spietata determinazione. Come conseguenza della loro uscita dalle voragini, terremoti e inondazioni hanno rinnovato la maledizione del Diluvio. Una tesa vicenda horror per un grande romanzo apocalittico.
Risvolto di copertina (prima edizione italiana, Edizioni XII, 2011):
Teddy Garnett è un arzillo vecchietto e non vuole saperne di lasciare la casa in cima agli Appalachi dove ha vissuto per anni con la compianta Rose. Non gli importa della pioggia incessante, un diluvio catastrofico che ha messo in ginocchio l’intero pianeta, né di essere l’unico essere umano ancora vivo nella piccola comunità di Punkin’ Center, ormai ridotta a un isolotto in mezzo alle acque. Senza paura, Teddy aspetta il giorno in cui si avvererà il suo unico desiderio: riabbracciare la moglie.
Ma quando riceve la visita di Carl, il suo migliore amico creduto morto o portato in salvo dalla Guardia Nazionale, scopre che ci sono cose peggiori della pioggia. Cose che serpeggiano sottoterra, creature striscianti che tarlano il sottosuolo e scavano verso la superficie per rivelarsi al mondo.
E conquistarlo.
Illustrazione di copertina di Diramazioni
Terza edizione italiana, Independent Legions, 2020
Tiratura limitata (399 copie numerate), con llustrazione di copertina di Stefano Cardoselli.